La saga di Berlin

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Ci troviamo a Berlino Ovest, nel 1975. Questa città, oltre a essere divisa dal Muro, viene improvvisamente colpita da un’epidemia incurabile che uccide tutti gli adulti. Gli unici sopravvissuti sono appunto ragazzi e bambini che rimangono nella città abbandonata. Per cercare di sopravvivere, i giovani si riuniscono in gruppi che hanno come sede diversi quartieri della città. Inizialmente l’entusiasmo di vivere senza adulti e senza regole è grande, ma ben presto i ragazzi si rendono conto che quello non è un gioco, ma la realtà. La vita è dura, la nostalgia è molta e la disperazione inizia a prenderli uno dopo l’altro.

Il primo libro della saga ha inizio nel 1978: la società dei ragazzi è formata e ormai i protagonisti si stanno abituando alla nuova vita. Gli equilibri generali però si scombussolano quando Theo, un bambino piccolo del gruppo dell’Havel, improvvisamente sparisce. Si scopre che è stato rapito dal gruppo di Tegel, che ha sempre avuto litigi e questioni in sospeso con l’altra banda. Inizia così l’operazione di salvataggio del piccolo Theo.
In altri libri le bande dei ragazzi si trovano costrette a collaborare per combattere un nemico comune, come nel secondo romanzo, in cui scoprono che una pantera si è introdotta nella città. Nonostante questo, però, i conflitti tra i gruppi rivali sono sempre aperti in un’infinita guerriglia.

I protagonisti di questo libro sono molti e appartenenti ai vari gruppi. Mi è piaciuto molto come gli autori analizzano i punti di vista di personaggi anche rivali per far capire le ragioni di entrambi gli avversari, senza far emergere un gruppo come “giusto” e gli altri come “cattivi”.
Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è il costante sottofondo di abbandono, disperazione e nostalgia, soprattutto nelle descrizioni degli ambienti desolati e distrutti della città. Una disperazione dovuta anche alla consapevolezza dei ragazzi del fatto che una volta diventati adulti moriranno anche loro.
Sono anche presenti molti flashback sulla vita di prima di diversi protagonisti, che fanno anche capire come mai alcuni personaggi si comportano in certi modi.
E’ molto interessante anche la società creata dai ragazzi, che è molto diversa da quella precedente e si basa anche su valori differenti. Lo stile di vita dei ragazzi è quasi primitivo e puntato alla pura sopravvivenza, ma valori come l’amicizia, la fratellanza e la lealtà non vengono mai a mancare, anzi, sono praticamente alla base di tutto.
Pur essendo libri per ragazzi, questi romanzi (a differenza di altri di questo tipo) contengono molti stimoli alla riflessione e fanno porre molte domande. (Una delle cose che ho pensato più spesso durante la lettura è stata: e io cosa farei al loro posto?). Mi hanno fatto ragionare sulla società in cui viviamo noi e sul fatto che non tutto quello che diamo per scontato è ovvio.


Consiglio questi romanzi ai ragazzi delle superiori, anche che non sono appassionati di lettura. I romanzi infatti sono abbastanza corti e scorrevoli, pieni di colpi di scena che tengono viva l’attenzione.

Informazioni sulla saga:
Autori: Fabio Geda e Marco Magnone
Casa editrice: Mondadori
Numero di libri: sei
Pagine: circa 200 per libro
Età: dai 13-14 anni

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